N. 15 del 1/11/1998

Il cittadino è servito
di Giovanni Ziccardi e Pierdomenico Baccalario


Alla scoperta degli uffici che stanno entrando nel nostro Pc - Gli atti pubblici on line sono sempre più vicini. Bolli permettendo

Appare proprio affascinante la nostra vecchia Pubblica Amministrazione, quando si mette in mostra al Compa di Bologna del 16 settembre1, il Salone annuale delle novità nella comunicazione e nei servizi pubblici al cittadino.
LE NOVITÀ DELLA PA www.compa.it

Il sito del Compa, tradizionale Salone della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino di Bologna. Lo slogan di quest'anno: "semplificare per comunicare e comunicare per semplificare".


Quarantadue tavole rotonde, trecento relatori hanno accolto, presenti i ministri Bassanini e Treu e il garante per la privacy Stefano Rodotà, centottanta aziende e amministrazioni pubbliche e oltre centomila visitatori. Parola d'ordine di questa quinta edizione: "semplificare per comunicare e comunicare per semplificare". Ma non è tutto oro quel che luccica, ed è un segreto di Pulcinella che prima di una riforma tecnologica sia necessario, in molti settori della Pubblica Amministrazione, un mutamento culturale che renda l'ufficio pubblico veramente "di servizio".

Eppure, le novità tecnologiche che abbiamo passato in rassegna lasciano presagire mutamenti davvero interessanti, a partire dal nuovo sito Internet della presidenza del Consiglio2, pensato come prima porta di accesso in Italia alle informazioni delle istituzioni pubbliche e che, nelle parole dei creatori, non ha nulla da invidiare al sito della Casa Bianca.

Uno su dieci in Internet a Bologna

Il salone si è svolto a Bologna, e non per caso. Il capoluogo emiliano può contare su una grande esperienza e un impegno pionieristico da parte della propria Amministrazione Comunale sul fronte delle tecnologie al servizio del cittadino. Sperimentazione della firma digitale e Web-tv, già in fase sperimentale, i cavalli di battaglia dell'Amministrazione emiliana, che ha diffuso con orgoglio numeri statistici unici quanto ad accessi a Internet (il 10% dei cittadini).


IL GOVERNO DAL WEB www.palazzochigi.it

Dal nuovo sito della presidenza del Consiglio dei ministri, si possono contattare via posta elettronica i singoli ministeri. Tutta la documentazione relativa all'attività del governo e, in ordine ordine cronologico, le leggi finanziarie, sono a disposizione del cittadino. Tra i vari ministeri da segnalare i servizi del ministero delle Finanze (www.finanze.it), con i modelli per le dichiarazioni dei redditi e il software per compilarli. Il ministero dell'Interno (www.mininterno.it), ospita un Osservatorio permanente sull'applicazione della legge Bassanini, al quale è possibile segnalare qualunque disservizio.


Il Comune di Bologna, oltre a essere stato tra i primi in Europa ad avere erogato servizi telematici al cittadino, ha già avviato con molto successo una sperimentazione di utilizzo della firma elettronica introdotta dalla recente normativa, sperimentazione varata ufficialmente il 29 giugno scorso con la consegna della prima firma digitale al presidente del Consiglio Prodi e ad altre autorità.

Le bit-Amministrazioni italiane

Bologna non è sola in questa fase di sperimentazione. La Provincia di Napoli www.provincia.napo li.it, con i Comuni di Capri, Sorrento e altri limitrofi, utilizzerà presto il servizio di firma digitale. L'Amministrazione napoletana avvierà la sperimentazione con la collaborazione di Bnl Multiservizi e del Comune di Bologna. In sessanta giorni saranno individuate le procedure più adatte a essere rese sicure con l'utilizzo di firma digitale e crittografia. Al Compa la Provincia di Napoli ha presentato il rinnovato sito Internet3.

A Siena, per il momento la firma digitale verrà utilizzata solo da sindaco, assessori, segretario generale e dirigenti del Comune, ma presto sarà a disposizione anche dei cittadini. Nella città del Palio l'accordo è stato siglato fra Telecom e Comune, e si è dato subito avvio alla sperimentazione. Il sistema è basato sul servizio Village Trust di Telecom, che consentirà ai cittadini di Siena lo scambio sicuro in rete di posta elettronica e documenti, l'apertura di sportelli virtuali e l'allestimento di transazioni commerciali (vedere PC Inter@ctive di luglio/agosto, numero 11, p. 129, il servizio Siena, futuro in campo di Pierdomenico Baccalario).

Armonia tra le Reti civiche

Sono tutti d'accordo: gli sportelli virtuali nelle nostre case saranno le Reti civiche. Mancano, però, di armonizzazione. Per ovviare al problema, la Regione Lombardia ha promosso l'Associazione Informatica e Reti Civiche, per coordinare e finanziare le 12 Reti civiche nate nei capoluoghi della Regione.

Ma il vero nemico delle certificazioni on line sembra essere il "bollo", ancora obbligatorio nella maggior parte degli atti pubblici. All'avanguardia il Comune di Modena, tra i primi in Italia a sperimentare la firma digitale, descritta al primo incontro nazionale delle Reti civiche. Modena ha iniziato un anno fa con un tipo di certificato e la sperimentazione continuerà con altri tipi di documenti, "bolli" permettendo. A Torino era prevista la sperimentazione del pagamento telematico dei biglietti di una rassegna culturale organizzata dal Comune, ma l'esperienza è fallita per il costo dei diritti bancari. Ma quasi c'eravamo.

La telematica entra in Anagrafe

D'altronde, proprio lo scorso giugno, al seminario tenuto a Ravenna dal titolo "Firma digitale e Reti civiche", nel corso del quale i rappresentanti dei Comuni dell'Emilia Romagna hanno illustrato le sperimentazioni in corso in attesa di un regolamento che renda operativa la riforma digitale nella nostra Pubblica Amministrazione, l'Anusca (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe, www.anu sca.it) ha illustrato alcuni progetti di semplificazione amministrativa per mezzo della telematica. Secondo tale modello, i Comuni dovranno agevolare, nel prossimo futuro, la trasmissione informatica e telematica di dati o documenti fra gli archivi anagrafici e dello stato civile, le altre Pubbliche Amministrazioni, i gestori esercenti di pubblici servizi, garantendo in ogni caso la privacy. Si prevede, tra l'altro l'installazione di distributori automatici di certificati, anche al di fuori del territorio comunale, e un modello magnetico di carta di identità, che varrà non solo come documento di riconoscimento ma anche per ottenere servizi vari dalle amministrazioni, nonché di altri documenti di riconoscimento muniti di supporto magnetico, contenenti dati personali, codice fiscale, gruppo sanguigno, opzioni sanitarie, chiave biometrica per la firma digitale. Insomma, presto non solo avremo la possibilità di usare il nostro Pc come se fosse lo sportello dell'Anagrafe o del Catasto, per chieder certificati o dare esecuzione ad atti pubblici, ma troveremo un "ufficio" in ogni strada.



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